Descrizione
Ogni anno fra la primavera e l’estate, nella fabbrica di Romanengo si ripete un rito secolare: tutte le attività si fermano e la fabbrica si dedica completamente alla lavorazione delle rose. I fiori con cui viene fatto lo sciroppo di rose provengono dal territorio ligure e sono rigorosamente esenti da trattamenti chimici. Le rose appartengono soprattutto a tre qualità: la Gallica, la Muscosa (detta anche Chapeau de Napoléon) e la Rugosa. I petali di rosa si separano manualmente e il laboratorio si riempie di fiori e di profumi. Lo sciroppo di rose può sostituire lo zucchero in tè, tisane, infusi, e trova inoltre spazio in svariate preparazioni aggiungendolo alla yogurt, gelati, granite, panna cotta, macedonia e crepes. Romanengo propone anche una ricetta per un cocktail fresco: il Pink Prosecco. Basta versare un cucchiaio di sciroppo di rosa Romanengo e mixare con un buon Prosecco, decorando i flutes con petali appena colti.
“L’infuso e lo sciroppo di rosa sono dei tonici fortificanti per i polmoni e svolgono un’azione tonica su tutto l’organismo: raccomando l’infuso e lo sciroppo, in particolar modo, agli abitanti delle metropoli che sono preoccupati per le condizioni del loro apparato respiratorio, ai convalescenti e agli anziani. I bambini gracili ne trarranno un prezioso aiuto per superare certe crisi della crescita”
(Maurice Mességué, Il mio erbario, 1983).